Mastri costruttori: il lato “mattoncino” dei makers

Uscito nel 2014, The Lego Movie, film di animazione di Phil Lord e Chris Miller, è entrato nel cuore non solo dei piccoli fans dei famosi mattoncini colorati, ma anche di tutti gli adulti che li hanno accompagnati al cinema.

Il film racconta la storia di Emmet, ordinario operario edile, che viene erroneamente identificato come Lo Speciale, ovvero colui che avrà la capacità di salvare il mondo dal malvagio Lord Business: dovrà quindi partire insieme a degli sconosciuti per bloccare i malefici piani del tiranno Business.
Tra i vari personaggi che accompagnano a aiutano Emmet nella sua impresa ci sono i Mastri Costruttori, gli unici che possiedono la capacità di costruire qualsiasi cosa di cui hanno bisogno con grande velocità e senza l’uso di manuali di istruzioni.
Quando Lord Business, anni prima,  salì al potere la sua disapprovazione di tale creatività, da lui ritenuta anarchica e caotica, causò la cattura di molti di loro.
Il film prosegue con ritmo incalzante e la storia è ricca di spunti di riflessione molto interessanti, ma non vogliamo anticiparvi troppo per non guastarvi la visione!

Quello che invece vogliamo  raccontare  qui è il ruolo dei Mastri Costruttori: in una società solo all’apparenza felice e gratificata da tutte le comodità necessarie, è ancora indispensabile saper fare qualcosa con le proprie mani?

Il parallelo alla nostra condizione di uomini e donne 2.0 è immediato: siamo circondati da moltissimi oggetti ormai indispensabili, in particolar modo non ci separiamo più da smartphone e tablet e anche i nostri figli, spesso già in giovanissima età, possiedono un loro dispositivo personale. Ma conosciamo davvero quello che sta sotto l’hardware e il software che utilizziamo? Siamo ancora in grado di intervenire sui nostri dispositivi anche solo per una minima manutenzione? (Pensate al tablet: non potete nemmeno togliere la batteria!).

Proprio per questo motivo i makers di tutto il mondo, vedendo questo film, avranno avuto un moto d’orgoglio: i makers vogliono comprendere ed elaborare la tecnologia senza istruzioni, per costruire qualunque di cosa di cui abbiano bisogno.
Il piccolo contributo che possiamo dare noi di CoderdojoBrianza e  tutti i Coderdojo in generale, è quello di accendere una lampadina che spinga i ragazzi ad andare oltre i contenuti già pronti che gli vengono proposti dalle grandi multinazionali di settore e provare a costruire con le proprie mani qualche videogioco, magari grezzo e meno accattivante di quelli a cui sono di solito abituati, ma realizzato in totale autonomia e seguendo il proprio istinto e la propria ceratività.

Volete sapere il momento più gratificante nella giornata di un mentor di CoderdojoBrianza? Di solito coincide con il momento in cui i vostri ragazzi vi rivedono dopo le due ore trascorse con noi e vi mostrano orgogliosi il lavoro che hanno realizzato! In quell’istante i piccoli Emmet che sono in noi cantano  “Everything is awesome“, colonna sonora di The Lego Movie, provate a guardarci quando ne avrete l’occasione, probabilmente ci scapperà anche qualche modesto passo di danza!

 

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