Interfacce per bambini

Su SmashingMagazine è uscito un interessante articolo di Trine Falbe che delinea un set di 10 linee guida per la creazione di interfacce web per bambini. L’articolo parte dall’analisi dello sviluppo cognitivo e motorio dei  bambini per definire le caratteristiche che rendono un sito web facile da usare ma soprattutto offre indicazioni che hanno una forte connotazione etica.

Kids are easily tricked into doing things that are not necessarily good for them. They are easy to take advantage of. And they cannot predict the consequences of their actions. We as designers and developers have a big responsibility. We are basically creating things for them that they didn’t ask for. We have to make stuff that will improve their lives, help them become smarter, not make their lives more difficult.

I bambini vengono facilmente spinti a fare cose che non sono necessariamente buone per loro. E’ facile approfittarsene. E non possono prevedere le conseguenze delle loro azioni. Noi come designer e sviluppatori abbiamo una grande responsabilità. Stiamo creando cose che non ci hanno richiesto. Dobbiamo fare cose che migliorino le loro vite, li aiutino a diventare più in gamba, non cose che complichino loro la vita.

Il focus della sua ricerca è la fascia d’età 7-12 anni poiché gli studi di Falbe ed altri evidenziano come utenti più giovani si orientino prevalentemente ai dispositivi touch e utenti più grandi abbiano comportamenti assimilabili a quelli degli adulti.
Queste line guida sono sicuramente uno strumento utile per gli sviluppatori, tuttavia possono essere utili anche ai genitori per riflettere sull’esperienza dei propri figli sul web: quali sono le difficoltà che incontrano? perchè questo sito piace più di quell’altro? quali caratteristiche rendono un sito funzionale? dove è più probabile che il bambino si areni e abbia bisogno di supporto? dove è probabile che venga ingannato?
Lo studio non analizza i contenuti e certo non incoraggia nessuno a lasciare il bambino solo davanti allo schermo, evidenzia delle caratteristiche tecniche e strutturali che fanno di un sito rivolto ai bambini un sito pensato per i bambini.

Ultimately, my goal is to expose kids to less crap and more quality on the web.

Il mio obiettivo è di esporre i bambini a meno robaccia e a più qualità sul web.

In sintesi le line guida sono queste:

  1.  semplificare l’inserimento di dati:
    la digitazione è una competenza motoria e cognitiva che si acquisisce tardi, verso i 10 anni;
  2. preferire i bottoni ai link testuali:
    maggiore enfasi visiva, i bambini possono riutilizzare la competenza maturata sui dispositivi touch e con i bottoni del mondo reale;
  3. utilizzare icone e immagini con riferimenti al mondo reale:
    la lettura è una competenza che si acquisisce tardi, i bambini padroneggiano meglio i linguaggi visivi poco astratti;
  4. rispettare i pattern di navigazione:
    è meglio che le barre di navigazione rispettino le strutture più comuni in modo che il bambino non debba imparare ex novo come spostarsi sul sito (ma vale anche per gli adulti);
  5. utilizzare il supporto vocale:
    per i più piccoli, aggiungere un commento audio può essere di supporto. L’importante è che si possa eventualmente spegnere la voce guida;
  6. semplificare la ricerca:
    aggiungere funzioni di autocompletamento o filtri visivi;
  7. progettare per la condivisione:
    la fruizione del digitale per i bambini è spesso un momento condiviso – con i pari o con gli adulti-  e anche quando la condivisione non è real time la possibilità di comunicare agli altri l’esito della propria attività è un fattore di rinforzo dell’esperienza (con tutte le possibili raccomandazioni sull’uso consapevole dei social);
  8. fornire istruzioni contestuali:
    i bambini non leggono le istruzioni, provano. Pertanto è bene che le informazioni e l’aiuto siano forniti contestualmente all’azione, in particolare nei casi di errore;
  9. gamify!
    ai bambini piace giocare, aggiungere un risvolto ludico mantiene alta l’attenzione e aumenta la ritenzione dell’informazione;
  10. testare:
    a maggior ragione con i piccoli, bisogna testare. Troveranno sempre il modo di usare l’interfaccia secondo modalità impreviste.

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